Accecatore | v. Blinder |
Accenditore | v. Starter |
Aletta Paraluce | v. Bandiera |
Alimentazione | Fornitura di energia trasmessa attraverso linee elettriche. In Italia è erogata a 220V o 380V (trifase), con una frequenza di 50 Hz |
Aliscaf | gancio adattatore per americana, di forma rotonda per consentire l’aggancio a barre tubolari |
Allestimento | (o montaggio) Insieme delle attività di predisposizione dello spazio scenico necessarie alla preparazione di una rappresentazione; per la parte illuminotecnica, consiste nel posizionamento ed ancoraggio dei proiettori e nel loro collegamento alla consolle (talvolta nella creazione da zero di un impianto di appendimento). Le attività inverse sono dette disallestimento o smontaggio |
Alogeno | Bromo o Iodio. v. Ciclo degli Alogeni |
Alta Tensione | Tensione superiore a 400V (per impianti a corrente alternata) o 600V (per impianti a corrente continua) |
Americana | (o barra portafari) struttura (in genere in alluminio) a cui sono assicurati gli apparecchi di illuminazione; è sospesa e movimentata tramite meccanismi manuali o motorizzati, che consentono di installare gli apparecchi a livello del suolo e sollevarli successivamente rispetto al palcoscenico |
Ampère | Simbolo: A – Unità di misura della corrente elettrica, pari alla corrente che attraversa una resistenza di 1 Ohm alle cui estremità è applicata una differenza di potenziale di 1 Volt |
Analogico | In elettronica, modalità di misurazione e rappresentazione di una grandezza caratteristica di un segnale, che è di tipo “continuo” (come p.es. l’ago di un quadrante) in contrapposizione alla modalità “discreta”, o digitale |
Angolazione | Posizione e direzione del fascio di luce rispetto al soggetto da illuminare; la scelta della angolazione consente di dare più o meno risalto a parti della scena, e di ottenere effetti di miglioramento o distorsione di visi e oggetti. |
Angstrom | Simbolo: Å – Unità di misura della lunghezza d’onda (pari a 1 x 10-10 m, o 0,1 nm); le lunghezze d’onda percepite dall’occhio umano (la luce) appartengono all’intervallo 3800÷7800 Å |
Anodo | Elettrodo positivo |
Arancina | v. Pinza |
Arlecchino | Elemento scenico: drappo in tessuto pesante che rifinisce la parte superiore del boccascena; se mobile, può essere alzato o abbassato a seconda delle esigenze sceniche. Oltre che quella ornamentale, ha anche la funzione di nascondere i tiri di corda che sostengono i cieli. |
Arco elettrico | Effetto luminoso persistente causato da una scarica elettrica tra due elettrodi in presenza di un gas.È utilizzato dalle lampade a scarica, che forniscono un fascio di luce potente e direzionale |
Arco scenico | Elemento architettonico dei teatri all’italiana, che delimita e incornicia il palcoscenico. In genere realizzato in muratura, ha anche una funzione legata all’acustica del teatro |
Asse ottico | Linea immaginaria che definisce il percorso della luce in un sistema ottico |
Assorbimento | Fenomeno fisico per cui un corpo illuminato “trattiene” parte del fascio luminoso (trasformato in calore), restituendo la parte rimanente (riflessione). v. anche corpo nero |
Attrezzeria | Insieme di oggetti e attrezzi necessari per l’allestimento di uno spettacolo teatrale |
Attrezzista | Figura professionale tecnica che gestisce l’Attrezzeria; può rivestire anche il ruolo di Trovarobe |
Avvolgicavo | (o ruzzola) Dispositivo costituito da un cilindro rotante su cui sono montate due flange, intorno a cui si può avvolgere il cavo che collega alla consolle le varie apparecchiature. Talvolta è montato in un flight-case per facilitarne la movimentazione |
Backstage | (o retroscena) Parte dello spazio scenico, separato da quinte e fondali dal palcoscenico, dove si svolgono le attività necessarie allo svolgimento dello spettacolo, ma che non sono visibili al pubblico. Ospita macchinisti che preparano i cambi di scena, attori che attendono di entrare in scena, fonici, aiutanti di scena, sarti e personale addetto alla sicurezza. |
Ballast | (o accenditore) dispositivo elettronico per il controllo delle lampade a scarica; in fase di accensione dell’arco è in grado di generare il necessario impulso ad alto voltaggio (circa 5 kV); in alcuni casi può anche successivamente agire da regolatore della corrente |
Ballatoio | Camminamento sopraelevato, collocato lungo il perimetro del palcoscenico a max 5÷6 m. dal suo piano. Consente la manovra dei tiri di scene o apparati di illuminazione. |
Bandiera | (o aletta paraluce) lamierino trapezoidale di colore nero opaco. Applicando un accessorio dotato di uno (in questo caso si parla di “bandiera francese”), due o quattro bandiere ad un proiettore è possibile modificare (schermandolo parzialmente) il fascio di luce emesso. |
Barcaccia | (o palchi di proscenio) Palchi a ridosso della ribalta, i più vicini al boccascena. |
Barracuda | Asta telescopica di alluminio, dotata di una molla che consente di utilizzarla bloccandola “a pressione” in posizione verticale, tra pavimento e soffitto, o orizzontale, tra due pareti, per una estensione massima di 4 m. Le estremità dell’asta sono protette da zoccoli di gomma per garantire maggiore aderenza e non danneggiare le zone su cui è bloccata. Il barracuda può essere utilizzato per sorreggere dispositivi non troppo pesanti (come baby spot) |
Base da terra | v. stativo |
Beam | Proiettore utilizzato per ottenere l’effetto di luce morbida e concentrata, o per ottenere l’effetto di visualizzazione di fasci di luce intensa |
Bilancino | Barra o traliccio di dimensioni ridotte (1 m) a cui sono assicurati proiettori, in genere per illuminazione laterale |
Blackout | Effetto luce corrispondente al buio totale |
Blinder | Diffusore capace di erogare notevole potenza, utilizzato in genere per illuminazione della zona pubblico durante gli show live |
Boccascena | Elemento scenico che separa la scena dalla platea (v. anche Arco scenico) |
Bulbo | Corpo a forma di ampolla, di vetro o quarzo, che contiene le parti componenti di una lampada (filamento, elettrodi, …) |
Cabina elettrica | Luogo dove sono messe in opera le apparecchiature elettriche necessarie per uno spettacolo, talvolta il termine è usato, per estensione, per indicare semplicemente l’insieme delle apparecchiature. |
Cabinista | Elettricista di scena, che gestisce la cabina elettrica |
Cablaggio | Insieme di collegamenti elettrici che connettono apparecchi di illuminazione ai quadri elettrici e tra loro. Più in particolare, indica il collegamento tra proiettori, dimmer e consolle luci. |
Cambiacolori | Dispositivo utilizzato su un proiettore per selezionare il colore della luce prodotta. E’ costituito da un nastro con filtri di colore diverso, fatto scorrere da rulli motorizzati, fino a che un sensore non rileva il colore scelto. |
Canale | Nella consolle luci, connessione logica che consente il controllo dei parametri di funzionamento di uno specifico apparecchio di illuminazione motorizzato. Una connessione fisica (v. cablaggio) può veicolare uno o più canali distinti |
Candela | Simbolo: cd. Unità di misura della intensità luminosa |
Cantinella | Listello di legno (dimensioni 400 x 2 x 4÷10 cm). In dotazione a tutti i palcoscenici, sono utilizzate per vari scopi nel montaggio e nella costruzione della scenografia, intere o in spezzoni (schiacciole). V. anche stangone |
Catodo | Elettrodo negativo |
Cavo | Insieme di conduttori elettrici protetti da una guaina isolante |
Chaser | Effetto luce corrispondente ad una sequenza intermittente realizzata su uno o più proiettori |
Ciclo degli Alogeni | Fenomeno utilizzato per alcune tipologie di lampada (alogene), dotate di un filamento di tungsteno in un ambiente gassoso contenente un alogeno (Bromo o Iodio). Le particelle di tungsteno liberate dal filamento incandescente si combinano inizialmente con l’alogeno, ma il sale risultante, a contatto con il filamento, torna a scomporsi, depositando il tungsteno e “rigenerando” il filamento.Questo meccanismo consente di avere rese luminose più costanti nel tempo e maggiori durate della lampada. |
Ciclorama | Elemento scenico. Fondale che circonda lo spazio scenico su tre lati, fungendo da fondale e quinte. |
Cielo | (o soffitto) Elemento scenico sospeso alla graticcia, che delimita in alto lo spazio scenico |
Cinefoil | Pellicola di alluminio rivestita di pigmento nero opaco, che può essere applicata su superfici per mascherare riflessi o dispersioni indesiderati |
Circuito | Insieme di elementi (conduttori e apparecchiature) attraverso i quali fluisce energia elettrica. Un circuito si dice chiuso quando non ci sono interruzioni che impediscano il passaggio della corrente, aperto in caso contrario |
Circuito di ritorno | Circuito che collega gli apparecchi di illuminazione ai dimmer |
Codifica | Trasformazione di segnali analogici in digitali o viceversa |
Collegamento in serie | Connessione tra due o più elementi di un circuito in cui l’estremità di uscita di ogni elemento è connessa a quella di entrata del successivo. Per un collegamento in serie la differenza di potenziale, l’impedenza e la capacità complessiva sono pari alla somma delle rispettive grandezze di ogni singolo elemento |
Collegamento in parallelo | Connessione tra due o più elementi di un circuito in cui le estremità di entrata di tutti gli elementi sono connesse tra loro, e – analogamente – lo sono tra loro tutte quelle di entrata. Per un collegamento in parallelo l’inverso della differenza di potenziale, dell’impedenza e della capacità complessiva sono pari alla somma degli inversi delle rispettive grandezze di ogni singolo elemento. P.es.: due elementi con impedenza di 16 Ohm, se collegati in parallelo totalizzano un’impedenza di 8 Ohm (la somma degli inversi delle due impedenze è 1/16 + 1/16 = 2/16 = 1/8, che è l’inverso di 8) |
Collegamento a stella | Connessione degli avvolgimenti di una apparecchiatura trifase, in cui una estremità di ciascuno è collegata ad uno stesso punto (neutro) e l’altra ad una diversa linea di alimentazione |
Colore | Qualità della luce legata alla lunghezza d’onda delle radiazioni, definita da tono cromatico, luminosità e saturazione. La percezione del colore (legata anche ad aspetti soggettivi) può suggerire stati d’animo ed avere influenza dal punto di vista psicologico. |
Coltello | (o ghigliottina) Accessorio di un sagomatore (montato in genere in numero di quattro) che può scorrere e ruotare, modificando la forma del fascio di luce. |
Condensatore ottico | Insieme di lenti che consente di far convergere e concentrare su un’area definita la luce emessa da una sorgente |
Connettore | Componente meccanico che realizza la connessione tra cavi, o tra un cavo e una apparecchiatura |
Consolle luci | (o controller o mixer) Apparecchiatura elettronica che consente ad un tecnico specializzato (consollista) di gestire i parametri degli apparecchi luminosi, variandoli durante la rappresentazione. Consente di memorizzare le varie scene luci utilizzate durante lo spettacolo. |
Consollista | (o datore luci) Tecnico che utilizza la consolle luci, sulla base delle indicazioni ricevute dal Light Designer, in fase di allestimento e/o durante lo spettacolo |
Contrappeso | Dispositivo meccanico consistente in un cestello nel quale inserire una quantità di pesi corrispondente al peso di un elemento scenografico o di illuminazione (p.es un’americana) per consentirne un più facile sollevamento tramite corde e carrucole |
Controdeclivio | Costruzione realizzata per annullare la pendenza del palcoscenico (v. declivio) ed ottenere una superficie perfettamente orizzontale |
Copione luci | Elenco delle scene luci con indicazioni sui tempi di ingresso e uscita, utilizzato dal consollista durante lo spettacolo. |
Controluce | Effetto luce ottenuto illuminando un soggetto dal fondale verso la platea, allo scopo di evidenziare lo stacco dal fondo e/o caratterizzare una scena. Normalmente si utilizza un proiettore orientato con un angolo di 45° sul piano verticale, e posizionato lungo l’asse ottico orizzontale |
Corpo nero | Oggetto ideale che realizza un assorbimento totale della luce incidente, senza alcuna riflessione. E’ utilizzato come modello teorico per le misurazioni della fotometria |
Corrente | Flusso di elettroni che attraversa un conduttore (o un circuito). Per convenzione si considera come “verso” della corrente quello che va dal polo positivo verso il polo negativo (mentre il flusso di elettroni si muove in realtà in senso contrario). L’unità di misura della intensità della corrente è l’Ampere |
Cursore | Contatto scorrevole (su guida rettilinea o circolare) su una apparecchiatura di controllo (p.es. consolle), che consente di variare con continuità un parametro di un apparecchio di illuminazione. |
Curva di visibilità | Diagramma che descrive la variazione di sensibilità dell’occhio al variare della lunghezza d’onda della luce. Il valore massimo è attorno ai 5500 Angstrom (giallo-verde) v. |
Datore luci | v. consollista |
Declivio | Inclinazione del palcoscenico utilizzata nel teatro all’italiana per migliorare la visibilità e l’effetto prospettico |
Diaframma | (o iride) Accessorio di sagomatori e seguipersone, composto di lamine scorrevoli, in grado di ottenere un fascio di luce circolare di diametro variabile. |
Diffrazione | Fenomeno ottico che causa la variazione della traiettoria di un’onda luminosa che incontra un ostacolo |
Diffusore | (o flood) Proiettore che emette un fascio ampio e uniforme, simmetrico o asimmetrico. Utilizzato in genere per l’illuminazione di fondali o per illuminazione diffusa |
Digitale | In elettronica, modalità di misurazione e rappresentazione di una grandezza caratteristica di un segnale, che è di tipo “discreto”, ossia numerico. La misurazione è realizzata raccogliendo e registrando ad intervalli regolari il valore della grandezza (campionamento). V. analogico |
Dimmer | Apparecchio elettronico in grado di modificare l’intensità della luce emessa da una lampada variando la tensione applicata. E’ pilotato dalla consolle, a cui è connesso |
Diodo | Componente elettronico dotato di due terminali, che permette il flusso di corrente in una sola direzione, bloccandolo nell’altra |
Direttore di scena | Figura professionale che coordina la compagnia sia in fase di allestimento (montaggio e smontaggio prove) che in fase di rappresentazione, sulla base delle indicazioni di regista e produzione |
Direttore tecnico | figura tecnica in ambito di spettacolo dal vivo che si occupa di coordinare tutti i reparti nelle operazioni di montaggio e smontaggio e nel corso dello spettacolo. Nell’ambito di festival si occupa di dirigere tutti i reparti tecnici e gestisce il materiale. |
Disegno luci | v. programmazione |
Dissolvenza | Progressiva diminuzione della intensità di una o più sorgenti di luce, fino al buio totale.Si parla di dissolvenza incrociata quando contemporaneamente alla diminuzione di un gruppo di sorgenti, si realizza il progressivo aumento di un altro gruppo. Convenzionalmente una dissolvenza incrociata indica in genere un passaggio ad altra scena, con variazione di tempo e luogo. |
DMX o DMX512 | Digital MultipleX. Protocollo digitale utilizzato dalla consolle luci per il controllo delle apparecchiature di illuminazione. |
Domino | Diffusore asimmetrico a corto raggio utilizzato principalmente per l’illuminazione di fondali dal basso o dall’alto |
Effetti visivi speciali | Effetti di scena realizzati con specifiche apparecchiature (di illuminazione e non), come macchine del fumo, lampade stroboscopiche, laser, sagomatori e gobos, videoproiettori. |
Effetto fotoelettrico | Emissione di elettroni da parte di una superficie metallica colpita da un’onda di una specifica frequenza |
Efficienza luminosa | Grandezza fotometrica caratteristica di una lampada; rapporto tra luminosità erogata e potenza elettrica consumata. Si misura in lumen per Watt (lm/W). Si va dai 15÷20 lm/W di una normale lampada ad incandescenza ai 180÷200 lm/W di una lampada a vapori di sodio |
Elettricista di scena | Figura professionale tecnica che si occupa delle attività relative alla parte elettrica ed illuminotecnica |
Elevatore | Supporto per elementi di illuminazione; per altezze fino a circa 220 cm e pesi non eccessivi possono essere utilizzati elevatori manuali (stativi), composti di elementi telescopici; in alternativa si utilizzano elevatori ad argano |
Ellissoidale | Proiettore dotato di parabola riflettente ellissoidale, in genere utilizzato come sagomatore |
Faro | v. proiettore |
Fibre ottiche | Sottili fibre di vetro con un nucleo cavo (10÷50μ) all’interno del quale viaggiano impulsi luminosi. Grazie alle attenuazioni molto limitate del segnale veicolato, sono utilizzate come mezzo trasmissivo nelle telecomunicazioni, consentendo il trasferimento di dati su grandi distanze e a larga banda. |
Filtro | Accessorio di un proiettore, che ha la capacità di assorbire selettivamente alcune lunghezze d’onda, consentendo di modificare intensità e colore della luce, diffondere o polarizzare il fascio o correggere la temperatura di colore |
Filtro colore | (o gelatina) Filtro in vetro o plastica resistente al calore, utilizzato per modificare il colore di un fascio di luce per sintesi sottrattiva |
Filtro dicroico | Filtro costruito in vetro sottoposto ad un trattamento specifico, in grado di modificare il colore di un fascio di luce con una elevata selettività. Sovrapponendo più filtri dicroici si possono combinare i loro effetti |
Flight case | Contenitore utilizzato per proteggere materiale fragile durante il trasporto. Costruito in legno rivestito di laminato plastico, con spigoli protetti da angolari metallici e dotato di imbottitura interna. |
Fluorescenza | Fenomeno consistente nella emissione di luce da parte di un materiale colpito da raggi ultravioletti. L’emissione si interrompe non appena termina l’esposizione ai raggi, al contrario di quanto avviene nel fenomeno della fosforescenza |
Flusso luminoso | (o potenza luminosa) Grandezza fotometrica. Quantità di luce emessa da una sorgente nell’unità di tempo. Si misura in lumen |
Focale | Distanza (ƒ) del centro di una lente dal fuoco (F), punto in cui convergono raggi paralleli all’asse della lente |
Fondale | Elemento scenico che delimita il fondo della scena. Può essere di stoffa o altro materiale, nero o dipinto. La sua illuminazione contribuisce a definire la scena. |
Forcella | In un proiettore motorizzato, la parte meccanica che consente l’orientamento orizzontale (pan) e verticale (tilt) |
Fosforescenza | Fenomeno consistente nella emissione di luce da parte di un materiale colpito da raggi ultravioletti. L’emissione prosegue per un certo tempo anche dopo il termine della esposizione ai raggi, al contrario di quanto avviene nel fenomeno della fluorescenza |
Fotocellula | Componente elettronico che trasforma un segnale luminoso in un segnale elettrico, sfruttando l’effetto fotoelettrico |
Fotometro | Strumento per la misurazione della intensità della luce |
Fotone | Particella elementare che definisce la natura corpuscolare della luce |
Frequenza | Per un’onda, corrisponde al numero di cicli per unità di tempo |
Frost | Filtro diffusore, di materiale translucido |
Gabbia | Supporto per proiettori, in genere utilizzato per realizzare illuminazione di taglio |
Gaffer tape | (o gaffa) Nastro adesivo telato, dotato di forti proprietà adesive e di resistenza, resistente al calore e rimovibile senza danneggiare la superficie su cui è stato collocato. E’ usato per il fissaggio di cavi o per marcare la posizione di oggetti in scena |
Gancio | Supporto metallico utilizzato per appendere i proiettori alle strutture di sostegno |
Gelatina | v. filtro colore |
Ghigliottina | v. coltello |
Gobo | Accessorio di un sagomatore. Mascherina in lamina metallica o vetro su cui è disegnata una sagoma o un testo, che il fascio di luce proietta su uno sfondo. Realizzano un effetto analogo alle diapositive, ma hanno il vantaggio di resistere alle alte temperature dei proiettori. |
Gradazione | Colore intermedio tra due toni |
Grandezze fotometriche | Caratteristiche misurabili relative alla illuminazione: flusso luminoso, efficienza luminosa, luminanza, intensità, illuminamento |
Graticcia | (o graticcio) Elemento scenico. Struttura in travi di legno (o metallo) posizionata al disotto del soffitto del palcoscenico, a 12 o più metri di altezza, a cui sono sospesi vari elementi scenici (di illuminazione e non), movimentati tramite corde e carrucole |
Gruppo elettrogeno | Dispositivo in grado di erogare energia elettrica (a bassa potenza) tramite un motore a scoppio e un alternatore (o una dinamo, in caso di corrente continua). E’ utilizzato come generatore di emergenza o per l’alimentazione in luoghi non raggiunti da fornitura elettrica |
Hertz | Unità di misura della frequenza |
Illuminotecnica | Insieme delle tecniche di illuminazione. Si distingue dalla luministica in quanto raccoglie l’aspetto tecnico e implementativo (scelta di materiali e impianti) in contrapposizione a quello artistico. |
Illuminazione a pioggia | Illuminazione realizzata ponendo il proiettore direttamente sulla verticale del soggetto da illuminare |
Illuminazione d’accento | Illuminazione che evidenzia un dettaglio utilizzando un contrasto cromatico e/o luminoso |
Illuminazione d’effetto | Illuminazione orientata al solo miglioramento estetico dello spettacolo |
Illuminazione di taglio | Illuminazione realizzata ponendo il proiettore lateralmente rispetto al soggetto da illuminare |
Illuminazione diffusa | Illuminazione generale di tutta la scena |
Illuminazione frontale | Illuminazione (di tipo funzionale) realizzata ponendo il proiettore direttamente davanti al soggetto da illuminare |
Illuminazione funzionale | Illuminazione orientata a rendere chiaramente visibili cose e persone sulla scena |
Illuminazione radente | Illuminazione per fondali o superfici verticali, realizzata collocando un proiettore che proietta un fascio quasi parallelo alla superficie, dall’alto (a pioggia) o lateralmente (di taglio) |
Incandescenza | Effetto fisico per il quale un filamento metallico attraversato da corrente elettrica aumenta la sua temperatura ed emette luce. Su questo principio sono basate le lampade a incandescenza, che utilizzano filamenti di tungsteno. |
Indice di rifrazione | Grandezza fisica che misura la diminuzione di velocità di un’onda luminosa nell’attraversamento di un mezzo trasparente. Oltre che dalla natura del mezzo, l’indice dipende dalla lunghezza d’onda. |
Infrarossi | Raggi di luce con lunghezza compresa tra 0,7 e 1000μ, non percepibili dall’occhio umano. Dispositivi che utilizzano infrarossi possono essere utilizzate per il controllo a distanza (senza fili) di apparecchiature di illuminazione |
Inquadratura | v. quadratura |
Intercom | Sistema di comunicazione via cavo |
Interfaccia | Dispositivo hardware che consente la conversione di un segnale analogico o digitale da e verso un protocollo / formato dati (digitale) utilizzabile dal sistema operativo di una apparecchiatura di controllo (computer o altro) |
Interferenza | Fenomeno ottico (o in generale elettromagnetico) per il quale due onde che si sovrappongono generano una intensità (ampiezza) totale che può variare da zero ad un valore pari alla somma delle due intensità |
Iodina | (o quarzina) Lampada alogena tubolare, o – per estensione – un proiettore che utilizza una lampada di questo tipo |
Iride | v. diaframma |
Irraggiamento | Trasferimento di energia (luce e calore) tra due corpi, per mezzo di onde elettromagnetiche |
Jumbo | Apparato dotato di 8 lampade a scarica, utilizzato per l’illuminazione del pubblico dei concerti, o comunque in esterni. V. anche Molefay |
Keylight | Luce primaria per l’illuminazione di un soggetto |
Kelvin | Scala di temperatura utilizzata per la misurazione della temperatura di colore. |
Lampada | Dispositivo che utilizza energia elettrica per produrre luce. La produzione di luce avviene per incandescenza o per scarica. |
Lampada a incandescenza | Lampada che produce luce utilizzando il fenomeno della incandescenza. Nel bulbo delle lampade a incandescenza l’aria è sostituita da un gas (in genere argon) per evitare che il filamento bruci o si consumi (per sublimazione del tungsteno) troppo rapidamente. Appartengono a questa categoria le lampade alogene, le PAR e le dicroiche |
Lampada a scarica | (o ad arco) Lampada che produce luce grazie ad un arco elettrico tra due elettrodi. Nel bulbo delle lampade a scarica l’aria è sostituita da gas (neon, xenon) o vapori metallici (di mercurio o sodio). Appartengono a questa categoria le lampade CID, HMI, CSI, MSR, a vapori di sodio e di mercurio, al neon e allo xenon |
Lampada alogena | v. ciclo degli alogeni |
Lampada CID | Compact Iodide Daylight. Tipo di lampada a scarica (v. daylight) |
Lampada CSI | Compact Source Iodide. Tipo di lampada a scarica a vapori di mercurio |
Lampada di Wood | (o lampada a luce nera). Dispositivo in grado di emettere ultravioletti (nella banda non nociva), utilizzata per ottenere effetti particolari di fluorescenza su vestiti, occhi e denti |
Lampada dicroica | Compact Source Iodide. Tipo di lampada a scarica a vapori di mercurio |
Lampada HMI | Hydrargyrum Medium-arc Iodide. Lampada a scarica a vapori di mercurio e ioduri metallici |
Lampada MSR | Medium Source Rare-earth. Lampada a scarica, variante della HMI |
Lampada PAR | Parabolic Aluminised Reflector. Lampada a incandescenza in cui il flusso luminoso è orientato e concentrato da una parabola collocata dietro al bulbo |
Lampada stroboscopica | Lampada utilizzata per effetti particolari. La pulsazione della luce che si ottiene dall’accensione / spegnimento in rapida alternanza genera un effetto ottico di movimento a scatti del soggetto illuminato |
Laser | Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Dispositivo che emette un raggio di luce monocromatica (rosso o blu-verde) estremamente direzionale ed intenso, utilizzato per particolari effetti di illuminazione. |
LCD | Liquid Crystal Display. Schermo che utilizza la proprietà di alcuni composti organici di cambiare colore per effetto di un campo elettrico |
LED | Liight Emitting Diode. Componente elettronico in grado di emettere luce se attraversato da corrente elettrica. |
Legge di Lambert | Legge della fisica: l’illuminamento prodotto da una sorgente su una superficie è direttamente proporzionale all’intensità luminosa della sorgente e al coseno dell’angolo che la normale alla superficie forma con la direzione dei raggi luminosi (ed è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente) |
Legge di Ohm | Legge della fisica che mette in correlazione intensità, differenza di potenziale e resistenza. Data una corrente elettrica di intensità I che attraversa un mezzo avente resistenza pari a R, la differenza di potenziale V da applicare alle sue estremità è fornita dalla formula V = RI. (V = ZI nel caso di corrente alternata, dove Z è l’impedenza del mezzo) |
Lente | Dispositivo ottico di vetro o plastica che raccoglie e trasmette sotto forma di fascio luminoso direzionale la luce prodotta da una lampada. Le lenti utilizzate dai proiettori sono piano-convesse o Fresnel. |
Lente pianoconvessa | (o lente PC) Lente con una superficie piana ed una convessa, utilizzata per ottenere fasci di luce di intensità uniforme e con contorni definiti |
Lente di Fresnel | Lente con profilo “a dente di sega”, che consente di ottenere un fascio di luce con intensità degradante dal centro verso la periferia |
Light Designer | Figura professionale artistica e tecnica, che sulla base delle indicazioni del regista realizza il disegno luci |
Lumen | Simbolo: lm. Unità di misura del flusso luminoso. Un lumen è il flusso luminoso emesso su un angolo solido pari a uno steradiante, da una sorgente che emette luce con intensità di una candela |
Luminescenza | Emissione di luce generata da cause diverse dall’aumento di temperatura (v. fluorescenza, fosforescenza) |
Luministica | Arte d’illuminare la scena per lo spettacolo teatrale. V. anche illuminotecnica |
Luminosità | Grandezza fotometrica. Flusso totale emesso (o riflesso) da una superficie verso tutte le direzioni, e area della superficie stessa. Si misura in lux |
Lunghezza d’onda | Caratteristica di un’onda elettromagnetica. Distanza tra due creste (punti di massima intensità) dell’onda |
Lux | Unità di misura dell’illuminamento e della luminosità. 1 lux = 1 lm /m2 |
Macchinsta | Figura professionale tecnica che si occupa della parte meccanica e di scenografia durante l’allestimento e la rappresentazione |
Manfrotto | Stativo o treppiede di una certa altezza. Nome di una marca, passato per estensione a definire l’intera categoria. |
Mantegno | Struttura in ferro o legno fissata ai muri perimetrali del palcoscenico, a cui sono assicurate tramite nodi le discese delle corde dei tiri, provenienti dalla graticcia. |
Master | (o grand master) Il cursore di una consolle luci tramite il quale si regola l’intensità complessiva della luce di scena, mantenendo invariate le proporzioni definite dalla regolazione dei singoli cursori |
Metodo McCandless | Modalità di illuminazione definita dal Light Designer McCandless nel 1923 per ottimizzare l’utilizzo dei proiettori durante la rappresentazione, divenuto la base per i progetti luce moderni. Si basa sulla suddivisione dello spazio scenico in aree, in ognuna delle quali un soggetto può essere illuminato da due proiettori dotati di filtri di colori tra loro complementari, evidenziando il soggetto rispetto allo sfondo e fornendo profondità alla scena. |
Mini iris | Diffusore asimmetrico utilizzato per l’illuminazione di fondali; è dotato di una lampada al quarzo da 1kW. V. anche pallas |
Mixer | v. consolle luci |
Molefay | Apparato utilizzato per illuminazione di esterni, simile al jumbo, ma di minor dimensioni e potenza |
Montaggio | v. allestimento |
Morsetto | (o sergente) elemento meccanico utilizzato per stringere o unire elementi dì scena di dimensioni ridotte.Elemento meccanico snodato utilizzato per la connessione di tubi metalliciDispositivo per il fissaggio a pressione di un cavo al terminale di un’apparecchiatura elettrica o a un altro cavo |
Nanometro | Simbolo: nm. Unità di misura delle lunghezze d’onda, pari a 10-9 m. |
Neon | Gas utilizzato nelle lampade a scarica; fornisce una luce rossastra |
Neutro | Punto comune delle tre fasi di un collegamento a stella. La differenza di potenziale tra una fase e il neutro dipende dalla tensione del collegamento: 220V per tensioni pari a 380V, 125V per tensioni di 220V. |
Obiettivo | (o tubo ottico) In un sagomatore, parte della scocca che contiene le lenti. |
Ohm | Simbolo: Ω. Unità di misura della resistenza |
Palco | Elemento architettonico del teatro. Ciascuno dei compartimenti in cui sono divise le balconate collocate su più piani (ordini) nelle pareti laterali del teatro, dai quali gli spettatori possono assistere alla rappresentazione. V. barcaccia |
Palcoscenico | Elemento scenico: piano sul quale si svolge la rappresentazione |
Pallas | Diffusore asimmetrico utilizzato per l’illuminazione di fondali dal basso; è dotato di una lampada al quarzo da 1kW. V. anche mini iris |
Pan | Movimento di un proiettore sul piano orizzontale (sinistra-destra) |
Pantografo | Sistema meccanico che consente di regolare il posizionamento in altezza di un proiettore |
Parabola | Proiettore dotato di lampada PAR, capace di emettere un fascio stretto e orientato |
Parcan | Proiettore in cui la sorgente di luce è una lampada PAR |
PC | Proiettore dotato di lente pianoconvessa |
Piazzato | Configurazione di base di una scena luci, in genere memorizzata come preselezione sulla consolle; durante lo svolgimento della scena, saranno via via applicate le variazioni previste dal copione luci |
Pinza | (o arancina) Diffusore simmetrico leggero che grazie ad un aggancio con serraggio a pinza può essere collocato in posizioni non facilmente praticabili. E’ dotato di lampada a incandescenza o alogena fino a 800W; il corpo è orientabile grazie ad uno snodo. |
Platea | Elemento architettonico del teatro. Zona collocata davanti al palcoscenico destinata ad ospitare il pubblico |
Ponte luci | Prima americana, collocata immediatamente dopo il sipario. E’ in genere movimentabile verticalmente e orizzontalmente grazie a motori, dato che è di peso e larghezza tali da consentire ai tecnici di usarlo come passerella in fase di montaggio dei proiettori. |
Porta filtri | Accessorio di un proiettore, che consente l’applicazione di filtri colore |
Porta gobo | Flangia nella quale inserire il gobo in un sagomatore |
Powerbox | Quadro di distribuzione principale dell’energia elettrica |
Praticabile | Elemento scenico. Piattaforma (in grado di sopportare almeno il peso di una persona) collocata in scena per creare un livello diverso da quello del palcoscenico, su cui possono salire e muoversi tecnici (in fase di allestimento) e attori (in fase di rappresentazione) |
Preselezione | (o preset) impostazione di una scena luci memorizzata sulla consolle.Funzionalità della consolle che consente di memorizzare una scena luci, sia in fase di allestimento che in fase di rappresentazione |
Produzione | Ente (o singola persona) che finanzia i costi di uno spettacoloPersonale organizzativo e amministrativo impegnato nella realizzazione dello spettacolo |
Proiettore | (o faro) Apparato illuminante che proietta un fascio luminoso in una specifica direzione, utilizzando un sistema ottico costituito da una lampada, uno specchio e (opzionalmente) una lente. Il direzionamento del fascio si realizza orientando il proiettore (posizionando opportunamente il supporto a cui è fissato), o attraverso uno specchio esterno. Un proiettore si dice motorizzato (o intelligente), quando è in grado di modificare il suo orientamento e/o le caratteristiche del fascio a fronte di comandi ricevuti tramite tecnologia digitale. |
Programmazione | Fase di preparazione in cui sono definiti posizioni, movimenti e parametri di illuminazione di tutti i proiettori, da utilizzare durante la rappresentazione. Il risultato della programmazione è il disegno luci |
Proscenio | Elemento scenico. Porzione del palcoscenico che fuoriesce dall’arco scenico, protendendosi verso la platea. |
Puntamento | Insieme di operazioni di orientamento e impostazione / modifica dei parametri di un fascio luminoso emesso da un proiettore, realizzate secondo il progetto luci |
Quadratura | Delimitazione dello spazio scenico realizzata attraverso fondali, cieli e quinte, realizzata allo scopo di mascherare gli elementi scenici da non rendere visibili al pubblico (graticcia, americane, ecc). Si dica alla tedesca se le quinte sono parallele alle pareti del palcoscenico creando una scatola nera, si dice all’italiana se le quinte sono posizionate ad angolo rispetto alle pareti orizzontali e forniscono spazi da dove far entrare e uscire gli attori. |
Quarzina | v. iodina |
Quinta | (o teletta) Elemento di scena. Le quinte delimitano la parte laterale dello spazio scenico, impedendo al pubblico la visione del backstage. Possono essere sospese alla graticcia utilizzando tiri, fissate a tiranti o scorrevoli, rigide o realizzate in tela, dipinte o meno |
Resistenza | Grandezza fisica che misura la tendenza da parte di un conduttore ad opporsi all’attraversamento da parte di una corrente elettrica. Si misura in Ohm |
Retroscena | v. Backstage |
RGB | Red, Green, Blue. Modello additivo utilizzato per i colori, basato sui tre colori primari Rosso, Verde e Blu |
Ribalta | Parte anteriore del proscenio, nella quale in passato erano ricavati gli alloggiamenti per le luci di scena (ribaltine). Talvolta, per estensione, il termine è utilizzato per indicare l’intero proscenio. In inglese: limelight. |
Ribaltina | Insieme di proiettori simmetrici a bassa potenza (100÷150W) posizionati a terra (v. ribalta). Si dice anche della costruzione di cantinelle necessaria al supporto dei proiettori o a nascondere una strip led in proscenio. |
Riflessione | Fenomeno fisico per cui un fascio luminoso che colpisce una superficie cambia la sua direzione. Se la superficie è fortemente riflettente (specchio) il fascio riflesso è fortemente direzionale, e la sua direzione forma con la superficie un angolo pari all’angolo del raggio incidente (riflessione regolare). All’aumentare della opacità della superficie, una quota sempre maggiore del fascio riflesso perde di direzionalità (riflessione diffusa). |
Riflettore | Proiettore che produce il fascio luminoso grazie ad una parabola riflettente posta dietro la lampada. La parabola può avere varie forme (semisfera, ellissoide o paraboloide). Allontanando la parabola dalla lampada si passa da un fascio fortemente direzionale (spot) ad un fascio diffuso (flood). Talvolta il termine è usato impropriamente per indicare un tipo qualsiasi di proiettore. |
Rifrazione | Fenomeno fisico per cui un fascio luminoso che attraversa il confine tra due mezzi aventi differente indice di rifrazione, è deviato rispetto alla sua direzione originale. L’angolo di rifrazione dipende dal rapporto degli indici dei due mezzi |
Rigger | Tecnico che realizza la costruzione ex-novo dell’impianto di appendimento dei proiettori per rappresentazioni in luoghi non predisposti. |
Rocchetto | Dispositivo meccanico costituito da un cilindro (di legno o altro materiale) che può ruotare attorno ad un perno metallico centrale, fissato alla graticcia. Sulla superficie del cilindro sono ricavate una o più gole per lo scorrimento della corda che realizza un tiro. |
Ruzzola | v. avvolgicavo |
Sagomatore | (o profile) Proiettore in grado di emettere un fascio di luce di forma molto definita, e modificabile con specifici accessori (v. coltello, gobo, iride) |
Saturazione | (o croma) Caratteristica di un colore, che definisce la sua “purezza”; valori alti corrispondono a colori vividi, mentre valori più bassi corrispondono a colori meno definiti, fino a confondersi con il grigio |
Scanner | (o proiettore a specchio mobile) Proiettore motorizzato in cui l’orientamento del fascio è realizzato attraverso la riflessione su uno specchio mobile |
Scena luci | Insieme dei parametri di controllo (intensità, colore, direzione, ecc.) dei proiettori che corrispondono ad uno specifico momento della rappresentazione |
Scenografia | Elemento di scena. Insieme delle componenti che arredano il palcoscenico, come quadrature e attrezzeria |
Scenografo | Figura professionale artistica e tecnica che su indicazioni del regista progetta la scenografia per una rappresentazione |
Scenotecnico | Figura professionale tecnica che su indicazioni dello scenografo realizza la scenografia per una rappresentazione |
Schiacciola | Spezzone di cantinella |
SCR | Silicon Controller Rectifier. Componente elettronico utilizzato come interruttore rapido nei dimmer. |
Seguipersona | Sagomatore realizzato per seguire il movimento del soggetto illuminato. Questa funzione necessita di meccaniche specifiche che rendano uniforme e lineare il movimento (tramite supporti speciali detti teste fluide), la variazione di messa a fuoco e di modellazione del fascio. |
Sergente | v. morsetto |
Scocca | Termine generico che indica il “guscio” di un proiettore, contenente le varie componenti elettriche, meccaniche ed ottiche |
Sforo di scena | Apertura indesiderata della quadratura, che espone al pubblico parte del backstage |
Sforo di luce | Illuminazione indesiderata, dovuta ad un fascio non controllato |
Sintesi additiva | Miscelazione di fasci di luce dei tre colori primari (Rosso, Verde, Blu) che permette di ottenere, variando le quote dei tre primari, un colore qualsiasi tra quelli percepibili (v. RGB) |
Sintesi sottrattiva | Utilizzo di filtri per modificare un fascio di luce, sottraendo componenti di colore (frequenze) specifiche. Questa tecnica è applicata nei proiettori motorizzati attrezzati con filtri dicroici. |
Sipario | Telo scorrevole sospeso sul boccascena per separare lo spazio scenico dagli spettatori. E’ di velluto molto pesante, per mascherare rumori e luci del palcoscenico durante i cambi di scena. |
Sipario luci | Cortina di fasci intensi e paralleli proveniente dall’alto |
Softlight | Diffusore utilizzato per illuminare un soggetto creando ombre sfumate sullo sfondo |
Sottoquadro | Quadro secondario di distribuzione della energia elettrica (v. anche powerbox) |
Spettro | Intervallo delle lunghezze d’onda all’interno del quale la luce è visibile all’occhio umano (da 390 a 700 nm circa). |
Spinamento | Operazione realizzata durante l’allestimento, che consiste nel collegare i circuiti di ritorno ai dimmer secondo quanto definito nel progetto luci |
Spot | Testa mobile capace di produrre un fascio circoscritto, spesso utilizzato per illuminazione d’accento |
Staffa | Componente meccanico fissato alla scocca di un proiettore, che ne consente il montaggio su un supporto |
Stangone | Assemblaggio di più cantinelle, realizzato per aumentarne lunghezza e / o spessore, allo scopo di sostenere tramite tiri elementi della scenografia o proiettori |
Starter | Dispositivo elettrico per il preriscaldamento degli elettrodi di una lampada a scarica |
Stativo | V. elevatore |
Stilb | Simbolo: Sb. Unità di misura della luminanza. 1 Sb = 104 nit |
Strobo | v. lampada stroboscopica |
Svoboda | Apparato composto da 9 lampade alogene (da 250 o 500W) che proiettano fasci intensi e paralleli, creando una “cortina di luce” utilizzata per effetti particolari. Prende il suo nome dallo scenografo Josef Svoboda, che per primo l’ha utilizzato, collaborando anche alla sua progettazione. |
Telaio portagelatina | v. porta filtri |
Teletta | v. quinta |
Temperatura di colore | Grandezza fisica che identifica una tonalità di colore, corrispondente alla temperatura a cui deve essere portato il corpo nero perché emetta una luce di quello specifico colore; si misura in gradi Kelvin. Valori più bassi di 1500°K circa corrispondono all’infrarosso, mentre quelli più alti di 20000°K circa corrispondono all’ultravioletto. All’interno di questo range, c’è la banda (spettro) del visibile (v. sotto). |
Testa fluida | v. seguipersone |
Testa mobile | Proiettore motorizzato in cui l’orientamento del fascio è realizzato attraverso il movimento dell’intero gruppo ottico, tramite una forcella motorizzata. |
Tester | Strumento per la misurazione di varie grandezze elettriche (corrente, tensione, resistenza, capacità), con una approssimazione variabile dal 3% al 10% a seconda della precisione dello strumento. |
Tilt | Inclinazione o movimento di un proiettore sul piano verticale (alto-basso) |
Tiro | Sistema di corde e rocchetti per la sospensione di elementi (scenici o di illuminazione) alla graticcia. I tiri sono ancorati al mantegno |
Tono cromatico | Caratteristica che – insieme a luminosità e saturazione – definisce un colore. Corrisponde al “nome” assegnato alla percezione associata ad una determinata lunghezza d’onda dello spettro visibile, come Giallo, Rosso, Blu, Magenta, ecc. |
Torretta | Supporto per proiettori analogo all’americana ma collocato verticalmente. E’ utilizzata per realizzare illuminazione di taglio o – in esterni, collocata fuori dal palco – come supporto per seguipersona o luci frontali |
Trasformatore | Componente elettrico o elettronico che consente di variare la tensione di una corrente elettrica. |
Trasmissione | Fenomeno fisico che descrive la modalità con cui un fascio direzionale luce si comporta nell’attraversare un materiale dotato di un certo grado di trasparenza: si parla di t. diretta se il fascio uscente è a sua volta direzionale, di t. diffusa se il fascio uscente è disperso in tutte le direzioni, di t. mista per situazioni intermedie |
Trovarobe | Figura professionale tecnica che si occupa dell’approvvigionamento della Attrezzeria sulla base delle indicazioni dello Scenografo |
Tubo ottico | V. obiettivo |
Tulle | Fondale semitrasparente. Se illuminato frontalmente, si comporta come un fondale opaco, ma un fascio parallelo posteriore al fondale è in grado di creare particolari effetti di trasparenza. |
Tungsteno | Metallo utilizzato per i filamenti di lampade a incandescenza, grazie alla sua temperatura di fusione particolarmente alta |
Ultravioletti | (o UV) Radiazioni elettromagnetiche di lunghezza d’onda compresa tra 380 e 10 nm, inferiore quindi al limite dello spettro visibile |
Universo DMX | singola linea di collegamento dalla consolle a un certo numero di dispositivi. La maggior parte delle consolle DMX recenti supportano più di un universo DMX, ognuno dei quali deve essere cablato indipendentemente |
Volt | Simbolo: V – Unità di misura della differenza di potenziale |
Wash | Testa mobile che emette un fascio ampio in grado di illuminare uniformemente una superficie estesa |
Watt | Simbolo: W – Unità di misura della potenza elettrica. 1 Watt = 1 Volt x 1 Ampere |
Xenon | Gas utilizzato nelle lampade a scarica; fornisce una luce azzurra |
Zavorra | Proiettore collegato in parallelo ad un carico induttivo. Si utilizza quando si dimmera un corpo luminoso che prevede solo un’accensione ON OFF, per gestirlo meglio. |
Zoom | Modificazione di un flusso luminoso ottenuta tramite un obiettivo, che consiste nella variazione della sua ampiezza senza perdita di definizione dei suoi contorni |
Francesca Zerilli - Direzione
3401793863
Angelica Ferraù - Co-direzione
3406649032
SEDE OPERATIVA DELLA SCUOLA
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Via di Castellaneta, 10 - 00171, Roma
Apri su GOOGLE MAP